Pubblicata la galleria multimediale di progetto nella collana “Le Lenti” delle edizioni Frame128
Esce oggi, a distanza di pochi mesi dalla realizzazione del progetto “Emozioni in Digitale” l’omonima pubblicazione, realizzata sotto forma di galleria multimediale. Il percorso attivato con il Comune di Jesolo presso il centro estivo Giocolonia ha consentito di sperimentare un progetto laboratoriale capace di far dialogare il mondo delle emozioni con la creatività digitale. La galleria multimediale presenta 40 opere ideate e prodotte da altrettanti bambini e bambine rielaborando attraverso la fotografia digitale, il podcasting e la tavoletta grafica, la loro interpretazione delle emozioni vissute dai protagonisti del tema estivo dell’animazione, ispirato ai 100 anni della radio: Guglielmo ed Elettra.
Daniela Frison, docente Docente di Metodologie e Tecniche del Gioco e dell’Animazione Università degli Studi di Firenze ne ha curato l’introduzione che di seguito riportiamo integralmente.
Chi volesse ricevere la versione digitale di “Emozioni in Digitale – galleria multimediale di progetto”, pubblicato nella collana “Le Lenti” del centro studi Frame128, può richiederlo gratuitamente alla email centrostudi@frame128.it
Emozioni e digitale: un binomio possibile?
di Daniela Frison
Punti di domanda, molti punti di domanda! Scorrendo queste pagine, che restituiscono parte degli esiti del progetto “Emozioni in digitale”, si incontreranno domande, sollecitazioni e provocazioni: quelle che sono state proposte a bambine e bambini per accompagnarli verso un uso più consapevole delle tecnologie e sollecitarli a mettersi nei panni di Guglielmo ed Elettra.
Perché lavorare su questi temi? Perché affiancare emozioni e digitale? Due parole che messe l’una accanto all’altra potrebbero sembrare quasi un ossimoro?
Per due motivi principali.
Il primo: perché sono entrambi – emozioni e digitale -quotidianamente presenti nella vita di bambine e bambini e quotidianamente intrecciati nei giochi e nell’uso per intrattenimento che i bambini fanno delle tecnologie, da età sempre più precoci.
Il secondo: perché emozioni e digitale hanno più elementi in comune di quanto si possa pensare. Entrambi richiedono di essere “maneggiati con cura” ed entrambi, per esserlo, richiedono di essere esplorati, sperimentanti, testati nel loro “uso”, nelle conseguenze a cui esso può portare e nelle potenzialità che può far emergere.
Non c’è dunque contesto migliore per dedicarsi a questa esplorazione con bambine e bambini di quello offerto da momenti e attività ludico-animative in cui immergersi in un “cerchio magico”, come lo definiva Huizinga: quel confine metaforico che separa il gioco e ciò che in esso accade, dalla vita ordinaria e dalle conseguenze “vere” di ogni nostra azione in un contesto “vero”.
Quando parliamo di emozioni e di competenze emotive ci riferiamo alla consapevolezza di sé ossia alla capacità di comprendere le proprie emozioni e i propri pensieri; alla gestione di sé, vale a dire la capacità di gestire le proprie emozioni e i propri comportamenti; alla consapevolezza sociale che indica la capacità di impegnarsi nell’assumere il punto di vista degli altri ed essere empatici; alle abilità relazionali cioè ascoltare e collaborare con gli altri per costruire buone relazioni; infine, alla decisione responsabile con riferimento alla capacità di fare scelte responsabili sulla base dei comportamenti propri e altrui.
Possono davvero, le tecnologie, aiutare in tutto ciò? Quelle stesse tecnologie che arrivano tra le mani di bambini e bambine non solo ben prima che abbiano acquisito consapevolezza delle proprie emozioni, ma anche ben prima che abbiano acquisito consapevolezza su come maneggiarle? Secondo una ricerca del Centro per la Salute del Bambino onlus e dall’Associazione Culturale Pediatri (2016), 8 bambini su 10 tra i 3 e i 5 anni usano il cellulare dei genitori, il 30% dei genitori usa lo smartphone per calmare i bambini già durante il primo anno di vita e il 70% inizia a farlo dal secondo anno. Un avvicinamento così precoce con le tecnologie è coerente con i dati Save the Children (2023) che ci dicono che, in Italia, il 78,3% di bambini tra gli 11 e i 13 anni utilizza internet tutti i giorni e accede alla rete prevalentemente attraverso lo smartphone, device posseduto da bambini e bambine a partire da età sempre più basse. L’utilizzo dello smartphone non sempre è mediato da genitori e adulti di riferimento e vede dunque bambini e bambine in autonomia inoltrarsi nei contenuti offerti dalla rete e altrettanto in autonomia, senza una guida, rispondere emotivamente ad essi. È proprio questa duplice guida che “Emozioni in digitale” ha inteso offrire, predisponendo, prima, domande e sollecitazioni mirate che accompagnassero bambine e bambini nel magico mondo del mettersi nei panni degli altri e mediando, poi, l’esplorazione dei contenuti offerti.
La galleria multimediale che restituisce agilmente la proposta di “Emozioni in digitale” non è dunque solo testimonianza e documentazione del percorso proposto ai bambini e alla bambine, ma è anche simulazione per genitori e adulti di come emozioni e digitale possano essere intrecciati e del ruolo irrinunciabile che essi, accanto ad animatori, animatrici, educatori, educatrici e insegnanti, sono chiamati ad esercitare per accompagnare i più piccoli verso un uso più consapevole delle tecnologie e della rete.